La Romagna si conferma terra di ciclismo. Dopo la decisione della giunta regionale dell’Emilia-Romagna di allargare il bonus bici anche ai piccoli comuni, anche i municipi romagnoli si stanno attivando per dare impulso alla mobilità sostenibile. Il comune di Forlì dal primo luglio lancerà un incentivo che permetterà a chi va a lavoro in bici di ottenere 20 centesimi per ogni chilometro percorso, mentre nella giornata di mercoledì il comune di Faenza ha approvato una mozione per sollecitare interventi in favore della mobilità sostenibile, in particolare le “corsie ciclabili” e le “case avanzate” già previste dal Decreto Rilancio (che va verso la conversione in legge ed è oggetto di alcuni emendamenti anche per quanto riguarda gli spostamenti in bici).
Le corsie ciclabili sono delle corsie delimitate da una striscia bianca e contraddistinte dal simbolo della bicicletta, che consentiranno ai ciclisti di circolare nello stesso senso di marcia degli altri veicoli, mentre le “case avanzate” sono delle aree di arresto per le biciclette poste in posizione avanzata rispetto agli altri veicoli in modo da permettere di impegnare l’incrocio per primi, con maggiore sicurezza. Misure che sembrano necessaria per la sicurezza, in una città in cui gli spostamenti in bici sono già molto frequenti e si punta ad incrementarli.
“In questa fase dell’emergenza che stiamo vivendo, la necessità di potersi spostare in modo sicuro, in osservanza delle norme di sicurezza e di distanziamento fisico, ha reso centrale il tema della mobilità sostenibile, soprattutto ora che abbiamo ripreso i nostri spostamenti, la nostra socialità – è l’incipit del lungo documento approvato dalla giunta comunale – L’importanza del sostegno alla mobilità sostenibile è evidente anche nel decreto rilancio con un articolo specifico che oltre a prevedere il bonus bici, introduce due determinanti novità per la mobilità a pedali: le corsie ciclabili (chiamate spesso anche Bike Lane, ndr, diverse dalle Piste Ciclabili) e le case avanzate”.
Nel documento si sottolinea come la bicicletta in città sia già un mezzo molto utilizzato “tanto che circa il 20% degli spostamenti cittadini, che possono contare su circa 60 km di ciclabili, avvengono con questo mezzo”, ma si vuole migliorare le infrastrutture per “stimolare sempre più un maggiore utilizzo”. L’idea di base è il riconoscimento che “nelle zone urbane della città la maggior parte degli spostamenti è di breve o brevissima distanza e spesso lo spostamento in bicicletta risulta più veloce, più comodo e certamente economico ed ecologico”. Logica conseguenza dunque “intervenire per supportare e stimolare l’utilizzo di questo mezzo, non colpendo gli automobilisti, ma offrendo una valida alternativa”.
La mozione chiede dunque Giunta “di attivarsi presso gli uffici comunali per valutare la possibilità e poi procedere alla realizzazione delle novità inserite nel codice della strada dal Decreto Rilancio all’interno del territorio cittadino. La richiesta è di “operare azioni di ricucitura e raccordo, realizzando anche attraversamenti ciclabili” con le piste ciclabili già esistenti, passando poi “in modo graduale” all’installazione, “nelle piste esistenti e future, di segnaletica specifica, in particolare segnali di pericolo o di dare la precedenza in corrispondenza di incroci”. Per quelli “a maggiore pericolosità installare anche barriere fisiche di rallentamento”.
Chiesta anche l’introduzione “in via sperimentale in alcune zone della città prevalentemente residenziali, non particolarmente utilizzate per gli spostamenti cittadini o di quartiere e a scarsa densità commerciale, aree residenziali con limite dei 30 km orari, segnalate dall’apposita cartellonistica”.