Trenord, ancora polemiche: rifiutato un gruppo di ciclisti che avevano regolare biglietto

Ancora problemi nel rapporto Trenordbiciclette. Dopo le polemiche delle scorse settimane che avevano portato a parziale rettifica della posizione inizialmente decisa dai vertici dell’azienda, la situazione sembrava essere migliorata, con anche i rider nuovamente ammessi. Eppure, nuovamente, si notano atteggiamenti decisamente contrari all’incentivare della mobilità sostenibile e dell’intermodalità che dovrebbe in questo periodo essere più che una tendenza. Sta infatti diventando virale su internet un video in cui un gruppo di ciclisti si vede rifiutato l’accesso a bordo del treno. Questo malgrado tutti avessero regolare biglietto, per sé e per il proprio mezzo. I controllori hanno tuttavia rifiutato, in maniera piuttosto scortese, di far salire i ciclisti sulla carrozza in quanto mancava lo spazio per caricare le biciclette.

Il problema è nato in quanto non tutti i treni di Trenord permettono ora di trasportare la propria bicicletta. Ma, contrariamente a quanto compare sul sito, sull’applicazione mobile ufficiale non vi è modo di sapere se il treno selezionato ne consente il trasporto. Come può dunque un utente (considerato che ormai gran parte del traffico è veicolato da cellulari e applicazioni) sapere se all’orario stabilito avrà un treno disponibile? A logica, se posso acquistare un biglietto per la bici, dovrei poterla trasportare. Ma si sa che logica, burocrazia e tecnologia non sempre si combinano alla perfezione tra loro.

Un problema che a quanto testimoniato da più parti è in realtà comune. La stessa polizia ferroviaria ha mostrato il suo supporto a Pietro Franzese, l’autore del video, e coloro che erano con lui in quanto avevano palesemente ragione. Una situazione che esaspera tutti, dai ciclisti che non possono usufruire di un servizio che hanno pagato, ai controllori dei treni che si trovano spesso confrontati a situazioni frustranti (e che non sempre riescono a gestire nel migliore dei modi), passando per tutti coloro che si trovano a dover poi assistere alle scene, eventualmente perdere tempo nell’attesa che si risolvano in stazione oppure le stesse forze dell’ordine, costrette ad intervenire sull’argomento…

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A cura di Redazione SpazioBici

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