Davide Cassani interviene con fermezza e decisione sul tema sicurezza. Il commissario tecnico della nazionale di ciclismo si esprime dopo che in queste settimane si sono registrati numerosi incidenti, purtroppo anche mortali, a confermare le terribili medie degli ultimi anni. Con la grande voglia di bicicletta che si registra, grazie anche ai numerosi incentivi come il bonus bici, bisogna prevedere un maggiore traffico ciclistico. Non basta la rinnovata attenzione alla mobilità sostenibile che il governo sta cercando di rilanciare, con novità come Casa Avanzata e Bike Lane, ma è importante anche l’educazione degli automobilisti e il rispetto delle regole già in vigore. L’ex corridore, in passato a sua volta vittima di incidenti della strada, sottolinea come ci sia troppa disattenzione da parte dei conducenti e che su questi aspetti bisognerebbe insistere maggiormente.
“Spesso dopo un incidente c’è una frase che riassume il problema – sottolinea amaramente Cassani alla Gazzetta dello Sport – Chi è alla guida di una macchina dice: ‘Scusa non ti avevo visto’. Come se chi va in bici fosse una mosca. Purtroppo la distrazione è la causa principale dei guai. Bisogna partire da qui”.
Il ciclista è spesso il soggetto più debole in strada, ma a preoccupare è anche la percezione che troppo spesso i conducenti di auto, camion e moto hanno di coloro che pedalano. Una mancanza di senso civico che, secondo Cassani, si può risolvere inasprendo le sanzioni per punire atteggiamenti irresponsabili. “Anche con il ritiro della patente – rilancia l’ex commentatore RAI – Chi mette giù un ciclista o un pedone perché magari manda un messaggio col telefonino va punito in modo serio pure se non provoca danni. In Italia manca completamente il senso civico: chi usa la bici è considerato un perditempo. Come se il codice della strada non permettesse alla gente di pedalare. Purtroppo l’unico linguaggio che l’automobilista capisce è quando gli toccano patente e portafoglio. Fai cadere una persona? Dieci punti in meno e mega multa”.
L’educazione resta il tema centrale dell’intervento del commissario tecnico azzurro, che sottolinea come questo aspetto debba essere centrale nell’agenda del governo. Sarebbe infatti importante “investire risorse anche per educare le persone al rispetto del codice della strada”, una materia che per Davide Cassani sarebbe “da inserire nelle scuole”.
Proposte che potrebbero forse finalmente portare all’abbandono di quella mentalità macchino-centrica che pervade… Quella che troppe volte abbiamo visto, specialmente sui social network. Quanti gruppi, pagine o post contro i ciclisti ci siamo trovati davanti in questi anni? Magari – spesso, purtroppo – anche in risposta ad un incidente, a volte anche mortale; persone che con cinismo e rabbia finivano per sancire con toni astiosi che la colpa fosse del ciclista di turno, colpevole anche solo per il fatto di essere tale…