Roma, FIAB inserisce la Capitale nella lista dei comuni ciclabili

Roma vede premiati i suoi sforzi per incentivare l’uso delle bici. La FIAB, infatti, ha inserito ufficialmente la capitale nella lista dei comuni ciclabili, riconoscendo i meriti dell’amministrazione capitolina su ciclabilità e infrastrutture. Il capoluogo laziale negli ultimi mesi si è fatto promotore di molte iniziative per rendere la città sempre più a portata di pedale, a partire dai nuovi stalli installati passando anche per l’intrattenimento con il Roma Bike Park, che renderà il circuito di Vallelunga una sorta di parco giochi per le biciclette.

La città eterna segue così l’esempio di altre capitali europee, come Londra e Parigi, dove le istituzioni sembrano voler puntare sempre di più sulla mobilità sostenibile. Il presidente FIAB Alessandro Tulsi ha spiegato dunque le motivazioni che hanno portato la sua federazione a inserire Roma nella lista e anche le tecniche utilizzate per valutare in maniera congrua una città con così tante sfaccettature: “Le verifiche e le valutazioni sono state fatte su ciascun Municipio, ognuno dei quali ha la dimensione di una città capoluogo. Se i Municipi fossero comuni, 11 su 15 avrebbero i requisiti minimi per aderire, con valutazioni differenti”.

Nella fattispecie, il Municipio I ha ricevuto 3 bike smile su 5, mentre gli altri hanno ricevuto 1 bike smile su 5. Tulsi si è però affrettato a specificare che non si tratta di una condanna al traffico automobilistico, ma di un modo per premiare la giunta Raggi che ha deciso di puntare sulla bici per venire incontro a le esigenze sorte dopo il lockdown: “Ora più che mai dobbiamo proseguire determinati verso l’aumento degli spazi per pedoni e ciclisti a discapito del traffico privato” è stato infatti il commento di Enrico Stefàno, consigliere dell’Assemblea e presidente della Commissione mobilità, a cui ha fatto eco l’assessore alla città in Movimento di Roma Capitale, Pietro Calabrese: “Roma Capitale ha avviato un percorso preciso per promuovere la ciclabilità. Il piano straordinario da 150 chilometri di piste transitorie va in questa direzione”.