Anche la Regione Puglia scende in campo per incentivare l’uso della bicicletta ampliando la propria rete di piste ciclabili. I fondi stanziati ammontano a 13,8 milioni di euro e serviranno a finanziare 15 progetti per la realizzazione di percorsi ciclabili o ciclopedonali in aree urbane e suburbane. A ogni Comune interessato spetteranno al massimo 800.000 euro, una cifra che può raggiungere fino a 1,5 milioni di euro per i progetti presentati in forma associata. Beneficiari del primo finanziamento sono i Comuni di Taranto, Molfetta e Giovinazzo (in forma associata), Polignano a Mare, Conversano e Mola di Bari (in forma associata), Apricena, Alliste, Bari, Brindisi, Casarano, Castellana Grotte, Galatone, Ginosa, Lecce, Otranto, Palo del Colle e Ruvo di Puglia.
Il prima possibile verranno finanziati, con 9,4 milioni, anche altri 10 progetti ritenuti ammissibili e presentati dalle amministrazioni comunali di Calimera, Caprarica di Lecce, Castri di Lecce e Melendugno (in forma associata), Carpino, Cutrofiano, Leverano, Noicattaro e Vico del Gargano, Pulsano, Faggiano, Faeto e Triggiano-Capurso (in forma associata). Questo provvedimento si inserisce in un contesto più ampio di svolta verso una mobilità dolce e sostenibile, resa necessaria dalla pandemia coronavirus che ha suggerito ai governi mondiali di adottare incentivi all’utilizzo delle due ruote senza motore (in Italia con l’introduzione del Bonus Bici) e di incoraggiare l’uso di mezzi di trasporto che favoriscano il distanziamento sociale alleggerendo al contempo i livelli di inquinamento da CO2.
Giovanni Giannini, assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile della Regione Puglia, ha spiegato sul proprio profilo Facebook come il finanziamento servirà proprio a proporre forme di mobilità urbana alternativa al trasporto pubblico collettivo, “verso il quale permane un certo scetticismo dell’utenza in questo periodo storico. Nel frattempo – ha proseguito – è fondamentale incentivare la mobilità sostenibile in particolare nei centri urbani, tanto per gli spostamenti abitudinari (casa-lavoro, casa-scuola) quanto per il tempo libero, e conquistare nuovi utenti a cui offrire percorsi ciclabili sicuri, moderni e, laddove è possibile, capaci di valorizzare il patrimonio ambientale. In questo modo si potrà rispondere a quel 40% di intervistati tra gli utenti dell’app Moovit che per questa fase 2 post lockdown, pur dicendosi disponibili a utilizzare la bicicletta, affermano di temere la pericolosità delle strade urbane e reclamano la mancanza di piste ciclabili”.