Mobilità, Trenord vieta il trasporto delle bici sui propri treni

Trenord controcorrente sul trasporto delle biciclette. Mentre la mobilità sostenibile viene incentivata da più parti, con il Bonus Bici e con le varie iniziative dei singoli comuni che ampliano la propria rete ciclabile, l’azienda dei trasporti regionali della Lombardia ha annunciato che a partire dal 3 giugno (casualmente proprio nella giornata mondiale della bicicletta) viene applicato “il divieto generalizzato di trasporto delle biciclette su tutti i treni del servizio“. Una decisione che lascia basiti quando si pensa che invece intanto Milano ha votato in favore del trasporto delle bici su tutti i propri mezzi a qualsiasi ora, nella scia di quanto già fatto a Roma in queste settimane. Scelta opposta anche a quella invece fatta da Trenitalia sullo stesso tema, che aveva aumentato i propri limiti per il trasporto delle bici sulla maggior parte dei propri treni regionali, con un supplemento, allargando la gratuità del servizio di trasporto delle bici pieghevoli anche a monopattini, hoverboard e monowheel.

La ragione dell’adozione di questa scelta risale a “motivi di sicurezza e per garantire l’osservanza delle norme sul distanziamento“. Resta invece consentito, purché abbiano dimensione non superiori a 80x120x45 centimetri, “il trasporto di biciclette pieghevoli, monopattiti e simili, purché non ingombranti e riposti sul treno in modo da non limitare l’accesso, la movimentazione, i posti a sedere e la sicurezza dei viaggiatori”, come spiega la circolare interna.

Gli unici treni su cui sarà ancora possibile il trasporto sarà quelli provvisti di spazi appositi per le biciclette, “nei limiti dei posti disponibili attrezzati per le stesse”, ovviamente con gli utenti ciclisti che dovranno necessariamente restare in quella zona, chissà se sarà possibile il rispetto in quel caso delle distanze di sicurezza… Il problema riguarda potenzialmente un alto numero di pendolari, che magari si spostavano in treno da e verso la stazione di partenza-arrivo, ma anche coloro che con la bici ci lavorano direttamente, come ad esempio i rider.

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A cura di Redazione SpazioBici

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