Se in qualche parte d’Italia, come la Lombardia, coniugare lo spostamento in treno con l’utilizzo della bicicletta sembra ancora cosa molto complicata, in altre regioni ci si muove in modo diverso. È il caso della Regione Lazio, che ha inaugurato il primo treno Rock, una nuova di tipologia di convoglio passeggeri con cui si punta a svecchiare la flotta in servizio. Come già accaduto per quello che riguarda il servizio in altre zone d’Italia, il treno in questione è dotato di tecnologie moderne, ormai indispensabili in questo periodo storico, in cui l’intermodalità è chiave degli spostamenti sostenibili. In particolare, sono presenti le postazioni per le biciclette che i passeggeri vorranno eventualmente caricarvi sopra.
Un passo avanti nel campo della mobilità, considerata anche la migliore accessibilità al treno e anche la presenza di una rete wifi a bordo. Inoltre, il treno Rock, messo in servizio dal Gruppo Ferrovie dello Stato, ha un’attenzione particolare all’ambiente, visto che è realizzato in gran parte con materiali riciclabili e che riduce il consumo elettrico del 30 per cento rispetto ai suoi “antenati”. Inoltre, con la possibilità di salirci con la propria bicicletta, aiuta la tanto ricercata intermodalità e può contribuire allo sviluppo sostenibile nella regione di Roma.
“Nel 2021 puntiamo ad avere la flotta regionale più giovane del Paese, dopo aver raggiunto un altro traguardo importante, quello del trasporto regionale più puntuale d’Italia – così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Inoltre, questo primo treno che fa parte di un flotta di 72, è importante perché si inserisce in una strategia della mobilità, che ha avuto un punto di inizio sette anni fa”. I 72 treni in questione sono quelli previsti dal Contratto di Servizio stipulato da Regione e Ferrovie dello Stato per gli anni compresi fra il 2018 e il 2023, contratto. Di questi, 17 saranno in servizio entro il 2021.
Gli ostacoli qua e là diminuiscono e muoversi in bicicletta sembra farsi ogni giorno più agevole, anche se non mancano i “contrattempi”. In questo senso sono attese novità sul fronte politico, dopo che le modifiche al Codice della Strada, studiate nei mesi scorsi per favorire la mobilità a pedali e inizialmente inserite nel Decreto Rilancio, sono sparite dal provvedimento in fase di approvazione.