Il Bonus Bici come possibile veicolo di diffusione del mercato illecito delle due ruote. A lanciare l’allarme sono state Le Iene nella puntata andata in onda ieri sera. Nel corso di un servizio realizzato da Andrea Agresti per le vie di Bologna, è stato dimostrato con quanta facilità sia possibile rubare una bici in Italia. Secondo quanto sostenuto dalla trasmissione di Mediaset, in Italia si verificherebbe un furto di bici ogni due minuti, per un giro d’affari di circa 100 milioni di euro ogni anno. Il dato rischia però di essere parziale e sottostimato, soprattutto alla luce del fatto che non sempre chi si vede sottratta la propria bicicletta denuncia regolarmente il furto.
Nel corso del servizio Agresti assicura la sua bici pieghevole lungo le strade della città felsinea in due occasioni diverse e, nonostante la presenza della catena, subisce altrettanti furti. Nella prima circostanza il ladro rivende immediatamente il mezzo a un negozio di generi alimentari d’asporto: a questo punto il titolare si dichiara ignaro di aver ricevuto merce rubata aggiungendo di averla avuta in cambio di 50 euro di spesa non pagata, commettendo così il reato di incauto acquisto, che si configura quando non ci si accerta della provenienza della merce acquistata. Nella seconda circostanza, invece, il ladro viene inseguito dallo stesso Agresti a bordo di un’altra bici e decide di disfarsi della due ruote rubata proseguendo la propria fuga a piedi.
Infine il giornalista ha cambiato prospettiva, spacciandosi per acquirente e andando a caccia di un veicolo rubato. La richiesta per una city bike o una mountain bike è stata mediamente tra i 20 e i 30 euro, con i ladri che si sono perfino “messi a disposizione” per rubare sul momento una bici di gradimento del cliente. In tutte le circostanze documentate i furfanti sono parsi soggetti che vivono di espedienti e non certo malviventi “navigati”. Il format di Mediaset ha voluto sottolineare come il prevedibile aumento di biciclette nel parco veicolare, legato all’introduzione di Bonus Bici, possa far proliferare anche il mercato nero.
I deterrenti più diffusi per evitare il furto bici sono l’acquisto di un antifurto (magari dotato di GPS), il bloccaggio del telaio (con la ruota da fissare insieme se è a sgancio rapido), la scelta di parcheggiarla sempre in luoghi di passaggio. Sistemi che però, spesso, da soli non bastano. Per questo risulta sempre efficace affidarsi anche a un’assicurazione contro il furto che garantisca una protezione totale della nostra due ruote. Se invece si è dall’altra parte della barricata, ovvero si è clienti, gli accorgimenti cambiano:
- Mai acquistare bici di cui non si può documentare la vendita o a prezzo troppo scontato
- Chiedere sempre i dati del rivenditore
- Richiedere la copia di ricevuta d’acquisto
- Chiedere di compilare un foglio in cui il venditore dichiara di cedere un bene di sua proprietà