Anche in Francia il lockdown ha portato a un aumento dell’uso della bici nella quotidianità. In Italia il bonus bici e gli appelli delle amministrazioni di tutti i livelli hanno spinto i cittadini verso numeri mai visti nell’acquisto delle bici e la situazione è simile anche nella terra del Tour de France, dove il governo ha istituito un incentivo di 50 euro per la riparazione della propria bici e in molti comuni sono state create delle piste ciclabili temporanee; anche se in una ventina di città, come ad esempio Marsiglia, queste ciclovie nate nell’emergenza sono già state rimosse.
La crescita della bicicletta è stata uniforme su tutto il territorio nazionale, anche se stando alle stime dell’associazione “Vélos et Territoires” l’incremento maggiore si è avuto soprattutto nelle zone periferiche e in quelle rurali, dove c’è stato un aumento rispettivamente del 138% e 197% di passaggi in bici da quando è terminato il lockdown. Sempre secondo la stessa associazione, che ha istituito un osservatorio temporaneo piazzando 182 sportelli rappresentativi in tutto il paese, il numero dei passaggi in bici (soprattutto nei weekend) è aumentato del 44% rispetto al periodo pre-lockdown. A titolo di esempio si può citare la capitale Parigi, dove sono presenti più rilevatori che ora vedono una media di passaggi di bici giornalieri di 75,5 a fronte dei 42 di febbraio.
Purtroppo, però, non è tutto oro quel che luccica. L’altro risvolto della medaglia è infatti quello della sicurezza e degli incidenti stradali, un po’ come sta accadendo in Italia. Se in generale le vittime sono diminuite, anche in maniera importante durante il lockdown, con un minimo storico di 2962 vittime raggiunto a maggio, lo stesso non si può dire andando a guardare nello specifico gli incidenti che hanno coinvolto delle bici. I ciclisti, infatti, insieme ai motociclisti sono gli unici che hanno visto aumentare il numero dei decessi, rispettivamente del 7% e del 21%, rispetto al 2019.