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Forca d’Acero, incidente bici-camper: 62enne ciclista muore sul colpo

Ennesima tragedia sulla statale 666. Una strada che più volte ha visto incidenti e morti quella che conduce a Forca d’Acero, in cui non mancano le curve pericolose. Per cause ancora da accertare, in località Tre Ponti, tra i comuni di Alvito e San Donato Valcomino, un ciclista 62enne ha impattato con un camper che sopraggiungeva dalla direzione opposta, perdendo il controllo della bici e finendo rovinosamente a terra. L’uomo è morto quasi sul colpo, soccorso dai suoi amici con i quali stava pedalando ieri mattina e dalla donna al volante del mezzo, che procedeva in direzione di Sora. I soccorsi sono stati dunque avvisati immediatamente e rapidamente è arrivato anche un elicottero, ma è dovuto ripartire vuoto. Vani infatti i tentativi dei sanitari del 118 di rianimare l’uomo, deceduto sull’asfalto quasi sul colpo.

Poliziotto in pensione, la vittima è Franco Alessandro Imola, 62enne di Pofi. Ciclista appassionato ed esperto, l’ex ispettore non ha retto al forte impatto, tanto che inizialmente si era pensato ad un malore. Le cause sono ancora da accertare, ma secondo una prima ricostruzione da parte dei carabinieri della stagione di Alvito, l’uomo avrebbe leggermente invaso la corsia opposta mentre procedeva in discesa. In quel momento sopraggiungeva il camper, guidato da una donna della provincia di Chieti che viaggiava insieme alla figlia 13enne. Il colpo sarebbe stato lieve, ma Imola ha perso il controllo della bici, finendo rovinosamente al suolo pochi metri più avanti.

Molto attivo nella sua comunità, era anche tra i promotori e partecipanti attivi di alcune iniziative legate al ciclismo. Erea componente del gruppo “Bici insieme Pofi”, con il quale si era attivato anche durante il lockdown, mentre ogni anno organizzava assieme ai suoi amici la “Befana in Bicicletta”, iniziativa dedicata ai bambini. Purtroppo, bisogna dunque registrare l’ennesima vittima della strada in un periodo in cui invece l’utilizzo della bici viene invece sempre più incentivato.

Se si pensa che ancora l’86% delle strade del mondo sono considerate pericolose per i ciclisti non sorprende dunque che ogni settimana si debbano registrare vittime della strada (nei giorni scorsi un morto a Pieve al Toppo e uno a Roma) con questo incidente specifico che non manca di ricordare nella dinamica quello per il quale Alex Zanardi sta lottando tra la vita e la morte.

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A cura di Redazione SpazioBici

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