Non solo bici per i cicloturisti italiani. Secondo un’indagine in collaborazione tra Fiab e Università dell’Insubria, infatti, il 32% dei cicloturisti italiani usa anche il treno, dimostrando come si stiano rivelando vincenti tutte le iniziative che negli ultimi tempi hanno deciso di puntare sull’intermobilità, come quella dell’installazione di due carrozze per il trasporto delle bici sulla linea Trieste – Tarvisio o quella della Regione Sicilia che ha agevolato i collegamenti tra linee ferroviarie e piste ciclabili. Per la loro indagine, Fiab e Università dell’Insubria hanno intervistato un campione di 940 cicloturisti, valutando tutte le loro preferenze e le loro abitudini.
La notizia è che le mete italiane superano quelle straniere, anche se il 43% degli intervistati ha comunque rivelato di aver scelto l’estero per i viaggi in bici, soprattutto in paesi bike- friendly come la Germania e le confinanti Francia e Austria. In Italia, invece, con poca sorpresa, in cima alle preferenze c’è il Nord-est (38%) seguito dal Nord-Ovest (27%) e dal Centro (20%), dove però pesa soprattutto la percentuale della Toscana. Per quanto riguarda la compagnia, alla famiglia si preferiscono i viaggi di coppia (28%) e quelli con gli amici (23%), con tappe giornaliere che vanno tra i 50 e i 70 chilometri con una durata media della vacanza di 5 notti, con una preferenza per i bed&breakfast (48%) in Italia e per gli hotel (39,4%) all’estero.
“Il binomio treno+bici si rivela ancora una volta un elemento fondamentale per la crescita del cicloturismo nel nostro Paese – ha commentato Antonio Dalla Venezia, coordinatore regionale di FIAB Veneto e presidente del comitato tecnico scientifico di Bicitalia – e conferma le scelte virtuose e vincenti fatte da alcuni territori, come il Nord Est, dove gli investimenti in infrastrutture per la ciclabilità sono stati accompagnati da iniziative e servizi di intermodalità per i viaggiatori in bicicletta”.