Si registra a Caserta l’ennesimo decesso di un ciclista dalla riapertura del lockdown. A perdere la vita, nella giornata di ieri, è stato Salvatore Vinciguerra, commerciante molto noto in città, dove gestiva una bottega in via San Carlo. Per l’ottantenne è stato fatale l’impatto con una moto, guidata da un 31enne, avvenuto in Viale Medaglie d’Oro, nei pressi dello Stadio “Alberto Pinto”. Nonostante l’immediato intervento dei sanitari giunti sul luogo, per l’uomo non c’è stato niente da fare. La dinamica del sinistro è al vaglio degli agenti della Polizia Municipale: secondo una prima ricostruzione, effettuata tramite una serie di rilievi, non è da escludere che uno dei due veicoli stesse procedendo in contromano né che il ciclista stesse attraversando la strada quando è stato travolto dal ciclomotore.
Vinciguerra, che stava procedendo in direzione Maddaloni, è stato soccorso anche dal ragazzo che l’ha investito, che a sua volta ha riportato ferite e contusioni, ma che non è in pericolo di vita. Ad esprimere il cordoglio per la scomparsa del commerciante è stato anche il sindaco del capoluogo campano, Carlo Marino: “Mi stringo alla famiglia di Salvatore Vinciguerra, vittima di un terribile incidente stradale mentre era a bordo della sua inseparabile bicicletta. Ex dipendente comunale ma conosciuto da tutti soprattutto come storico marmista di via San Carlo, amava la sua Caserta, lo sport, la nostra Sant’Anna. Una notizia che ha sconvolto me e l’intera città. Buon viaggio don Salvatore”.
Continua senza soluzione di continuità la strage di ciclisti sulle strade italiane. Nonostante le novità normative, come l’introduzione della Casa Avanzata nel Codice della Strada, l’obiettivo “quota zero” resta decisamente lontano. E la situazione non sembra affatto migliorata dall’inizio della fase 2, con un allarme che si amplifica in vista del prevedibile aumento dei velocipedi in strada come conseguenza del varo del Bonus Bici, l’incentivo che permette di risparmiare fino a 500 euro sull’acquisto di una bicicletta nuova. La categoria più colpita resta quella dei pensionati: lo scorso anno il 51% delle vittime avevano più di 65 anni di età.