Grandissima richiesta per il bonus bici in Trentino. In particolare, grazie al bonus bici provinciale è aumentata del 98% la presenza di bici elettriche, confermando un trend di interesse verso la mobilità a pedali già verificato sia a livello nazionale, con l’incremento delle vendite, ma anche fuori dai confini dello stivale con un uso della bici più diffuso rispetto al pre-lockdown. In termini numerici, si tratta di 2mila bici elettriche in più sul territori, per il quale la Provincia di Trento aveva stanziato un milione di euro e che ha riportato a una ricaduta sul settore, considerate anche le spese dei cittadini, di 3,6 milioni di euro.
L’iniziativa era volta ai residenti nei comuni della provincia con più di 15 mila abitanti che si spostano all’interno del proprio comune, oppure a residenti in altri comuni ma che svolgono attività lavorativa continuativa nei comuni oggetto del bonus, vale a dire Trento, Rovereto, Pergine Valsugana, Arco e Riva del Garda. I parametri del bonus – come rileva Il Dolomiti – differiscono leggermente da quelli dell’incentivo nazionale e prevedono una copertura che può arrivare fino al 50% della spesa, per un massimo di 600 euro per l’acquisto di bici a pedalata assistita, cargobike e pieghevoli e di 100 euro per le bici tradizionali.
La richiesta è stata molto alta con la presentazione di 2521 domande, di cui 2141 giudicate regolari. A fronte di questa grande richiesta, la Giunta Provinciale ha deciso di integrare il budget dei comuni di Arco e Riva del Garda, che si sono detti disponibili a collaborare alla copertura delle domande in eccesso, a patto ovviamente che siano arrivate nei tempi stabiliti. La cifra messa a disposizione del comune di Riva del Garda corrisponde 36.940 euro, mentre quella stanziata per Arco è di 57.560, con i due comuni che si sono impegnati a investire a loro volta la stessa cifra nell’iniziativa.