Si sta per sbloccare il bonus bici. L’incentivo promesso dal governo per l’acquisto di bici e monopattini sarà valido per tutti gli acquisti compiuti dopo il 4 maggio, ma al momento la procedura per il rimborso non è stata ancora attivata. Gli italiani, però, non si sono fermati a questo dettaglio e hanno acquistato come mai prima, con la filiera produttiva che, complici provvedimenti simili nel resto del mondo, si è trovata in difficoltà e rischia di non poter soddisfare in pieno la richiesta globale, con i numeri record fatti registrare a a maggio che non sono diminuiti nemmeno a giugno e luglio.
Alla base dei ritardi ci sono i dubbi sui documenti da presentare per la concessione del bonus. Da un lato c’è la “linea dura” del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa che vorrebbe concedere il bonus solo a chi sarà in grado di presentare un documento tracciabile e parlante, dall’altro lato invece c’è la Ministra dei Trasporti Paola De Micheli, che invece non vorrebbe cambiare le carte in tavola rispetto a quanto previsto inizialmente. A spuntarla sembrerebbe essere dunque il cosiddetto scontrino parlante, anche se per il momento manca l’ufficialità. Altro motivo di preoccupazione è poi il mancato lancio di una piattaforma ad hoc che, oltre ad essere motivo di ritardi, ha generato confusione anche nei commercianti che ora temono di non vedersi restituire gli sconti applicati.
Il portale del bonus bici potrebbe slittare a fine settembre
I 190 milioni stanziati, in più riprese, dal Governo, infatti, rischiano di non riuscire a coprire tutti gli acquisti, generando preoccupazione e malcontento. Per questo si potrebbe arrivare, manca ancora conferma ufficiale, fino a 210 milioni. Ad ogni modo, la parola finale spetta al Ministero dell’Economia che deciderà anche sui documenti da presentare. Non è escluso che vista la retroattività del bonus il MEF possa decidere di rendere valido anche un semplice scontrino per quegli acquisti effettuati prima dell’introduzione del requisito della fattura, che d’ora in avanti diventerà sicuramente strumento necessario per usufruire del bonus. Se prime notizie erano attese per questi giorni, visto che i 60 giorni dal decreto scadono proprio questa settimana (la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale risale al 18 maggio), ormai si attende da un momento all’altro la definizione del sistema.
Tuttavia, il percorso non sarebbe finito. Infatti, bisogna attendere la conferma del MEF e la relativa pubblicazione in gazzetta ufficiale (auspicata entro fine mese). A quel punto scatterebbero i nuovi 60 giorni per mandare definitivamente online il portale sul sito del Ministero dell’Ambiente, responsabile per l’erogazione del bonus. Il che ovviamente porterebbe ad arrivare ad una nuova scadenza verso la fine di settembre. La speranza dei tecnici è tuttavia di riuscire a completare le procedure e i test entro agosto.