Anche la Toscana pronta ad allargare la platea del Bonus Bici. Dopo la richiesta partita nelle scorse settimane, il consiglio regionale ha approvato ieri all’unanimità la mozione che chiedeva alla giunta un impegno per la mobilità sostenibile. Votata dunque l’estensione degli incentivi anche ai comuni con meno di 50 mila abitanti che non siano capoluoghi di regione o provincia (o appartenenti a Città Metropolitana). La prima regione a muoversi in tale senso era stata l’Emilia Romagna, che ha aperto ad una serie di comuni specifica, imitata poi in seguito dal Lazio, che ha concesso la misura a tutti i comuni. Lo stesso aveva fatto in questi giorni anche la giunta delle Marche, mentre anche in altre regione l’opzione è sul tavolo, anche se non si è ancora votato in favore.
“La possibilità di estendere il bonus per biciclette tradizionali ed elettriche, monopattini, hoverboard, segway e monowheel, anche ai Comuni sotto i 50.000 abitanti è non solo una scelta giusta ma anche necessaria verso una mobilità sicura e sostenibile – commenta la consigliera Alessandra Nardini dopo l’approvazione della mozione di cui era prima firmataria – Una misura doverosa che peraltro va di pari passo con le scelte a tutela dell’ambiente e della qualità dell’aria che come Regione Toscana abbiamo portato avanti in questi anni. Non posso che esprimere soddisfazione, dunque, per l’approvazione unanime di questo atto da parte dell’assemblea toscana”.
Non sono stati posti plafond economici né limiti di altro tipo, ad eccezione delle regole esistenti a livello nazionale nel Decreto Rilancio. Non si andrà comunque ad intaccare i 240 milioni previsti dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, perché questo atto impegna “la Giunta, in caso non sia il Governo a farlo, all’estensione del bonus con risorse proprie”.
“Le conseguenze dell’epidemia da Covid hanno avuto un forte impatto sulla mobilità delle persone sui mezzi pubblici dove l’applicazione del distanziamento sociale può essere particolarmente complesso – aggiunge la promotrice dell’iniziativa – Incentivare le persone all’utilizzo di mezzi non inquinanti è pertanto una risposta che unisce sicurezza e sviluppo sostenibile. Un connubio sul quale dovremmo investire risorse, competenze, capacità innovative in tutto il territorio regionale”.