Fare le vacanze estive 2020 in bicicletta è l’obiettivo di molti italiani. Mezzo ideale per rigenerarsi dopo mesi di lavoro, la bici vede il suo utilizzo ulteriormente incoraggiato dalla recente adozione di incentivi statali. Se il Bonus Bici contribuirà all’aumento della circolazione dei velocipedi sulle nostre strade, non significa che chi parte per le ferie lo farà già su due ruote. Nella maggior parte dei casi, infatti, fare le vacanze in bici equivale a riaccomodarsi in sella una volta raggiunta la destinazione. Un ottimo modo per scoprire i luoghi di mare e montagna per ritemprarsi, ma che spesso si scontra con una difficoltà: come trasportare la bici in auto?
Il trasporto bici in auto è un’operazione semplice, che può essere effettuata in due modi diversi. Si può decidere di caricare la propria due ruote direttamente all’interno del veicolo, oppure servirsi di un portabici esterno. Ognuna delle due soluzioni ha pro e contro che andremo ad analizzare. Caricare bici in auto richiede pochi minuti, ma saperlo fare nel modo giusto riduce al minimo i rischi. Su tutti quelli di rovinare gli interni della macchina, ma non solo. Si pensi ad esempio agli urti di cui possono restare “vittime” telaio, cambio o componenti. Come ottimizzare il trasporto bici auto, inoltre, se a bordo ci sono molti bagagli o si viaggia con bambini?
Trasporto bici in auto: come caricare la bici in macchina
Caricare le bici all’interno del veicolo è il modo più comodo e veloce. Ormai quasi tutte le auto in commercio contengono facilmente una bicicletta, a condizione di tirare giù i sedili posteriori. Questa soluzione garantisce cinque vantaggi:
- Protezione dai furti in caso di sosta, anche prolungata
- Possibilità di viaggiare a velocità elevata (nei limiti imposti dal Codice della Strada), senza correre il rischio di “perdere” la bici
- Protezione da agenti atmosferici e insetti
- Nessun costo aggiuntivo
- Protezione in caso di incidente
Gli svantaggi sono invece legati alla praticità. Per inserire la bici in auto, infatti, bisogna smontare almeno una delle due ruote, a seconda della lunghezza del telaio. Il consiglio è quello di smontare l’anteriore, che sarà più semplice rimontare una volta terminato il viaggio. In caso di incidente, inoltre, la bici rischia di ferire il conducente e gli eventuali passeggeri, trasformandosi in una vera e propria arma. Se la bici non è coperta, inoltre, rischia di rovinarsi o di rovinare gli interni del veicolo.
Consigli
Per evitare questo genere di inconvenienti, prima di trasportare bici in auto è suggerito proteggere gli interni dell’auto con un telo. Le ruote, una volta smontate, vanno inserite nelle apposite sacche. Qualora non se ne sia provvisti, basta anche una protezione in nylon. Un altro accorgimento importante è quello di creare uno spessore tra le bici, qualora se ne carichi più di una. In questo caso è sufficiente un telo o una coperta per far sì che i telai non vengano a contatto, con tutte le conseguenze del caso. Le biciclette vanno separate e protette tra di loro, mentre una volta fatte scendere sarà sufficiente pulire l’interno della macchina con una spazzola.
Trasporto bici in auto: i portabici
L’alternativa al trasporto in auto è rappresentata dai portabici. Questi permettono di adagiare la bicicletta fuori dall’abitacolo: sopra al tetto oppure sul portellone posteriore. I vantaggi sono essenzialmente due:
- Maggiore spazio in auto, utile per caricare più bagagli o trasportare passeggeri
- L’auto non si sporca
Non mancano neppure gli svantaggi. I portabici hanno un costo da sostenere, che variano dal modello e dalla tipologia. In genere per un portabici sufficientemente robusto (guai a fare altrimenti!) bisogna spendere almeno 50 euro. Affidandosi a loro bisognerà prestare maggiore prudenza alla guida. Se montati posteriormente, infatti, riducono la visibilità. Inoltre nelle manovre e negli spazi stretti richiedono un surplus di attenzione per evitare urti. Va inoltre ricordato che la bici non può mai eccedere la sagoma del veicolo, che non deve oscurare luci e targa e che, se caricata con portabici, deve recare l’idoneo cartello per il trasporto.
Per quelli da tetto, invece, occhio al peso della bici: una e-bike, infatti, non può essere alloggiata lì. Il rischio maggiore, tuttavia, è quello dei furti. A meno che non si disponga di un box privato o non si usi sempre la bicicletta ogniqualvolta la si carichi sull’auto, c’è una elevata possibilità di restare vittime dei malintenzionati. Per ovviare a tutti questi problemi, una buona soluzione è affidarsi al gancio traino. Questa scelta è particolarmente in voga tra i motociclisti, ma contribuisce a risolvere anche buona parte dei problemi dei ciclisti. A condizione di immatricolarlo insieme al veicolo, per risparmiare sui costi.