assicurazione inail rider

Assicurazione Inail rider obbligatoria: cos’è e come funziona

Lavorare in bicicletta non equivale necessariamente a essere ciclisti professionisti. In Italia sono oltre 10.000 i rider, un esercito silenzioso che sta finalmente ottenendo il giusto riconoscimento sul fronte delle tutele del diritto del lavoro. Tra i punti dell’intesa governativa M5S-Lega del 2019, entrata in vigore a febbraio 2020, c’è anche la copertura obbligatoria Inail. L’assicurazione Inail rider è inserita in una proposta contenente anche la fornitura dei dispositivi di protezione, il divieto di retribuzione a cottimo, l’obbligo di formazione sulla sicurezza e la garanzia della sorveglianza sanitaria. Questa norma tutela i riders nell’esercizio di un lavoro che fa quotidianamente i conti con i rischi connessi all’utilizzo della bici su strada.

L’età media dei lavoratori del settore food delivery è inferiore ai 30 anni, con circa il 50% del totale rappresentato da studenti. Soltanto per alcuni di loro si tratta dell’unico impiego, mentre la quota ore settimanale si aggira intorno a 15. Tutto tempo impiegato in strada, esposti ai rischi della categoria debole per antonomasia, come testimoniato dagli oltre 200 decessi tra ciclisti avvenuti lo scorso anno. Scopriamo allora cos’è, come funziona e a cosa serve l’assicurazione obbligatoria Inail per riders.

Cos’è l’assicurazione Inail rider

L’assicurazione Inal rider giunge sulla scorta del DL 101/2019, noto come Decreto Crisi, volto ad evolvere la disciplina dei rapporti di collaborazione dei riders. Una svolta significativa per equiparare questo tipo di rapporti a quelli di lavoro dipendente giunse dal caso Foodora. Nell’occasione venne stabilito che anche i collaboratori (o ciclofattorini) venissero trattati come lavoratori subordinati. Da questo deriva l’obbligo di copertura assicurativa. A partire dal 1° febbraio 2020, quindi, per tutte le aziende operanti nel settore delle consegne a domicilio è scattato l’obbligo assicurativo destinato ai riders.

Assicurazione Inail riders: come funziona

L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro ha fatto sapere che tutti i committenti che usano piattaforme (anche digitali) per organizzare e articolare il lavoro dei riders sul territorio nazionale sono tenute a stipulare l’assicurazione Inail riders. Le aziende che alla data del 1° febbraio 2020 non possedevano ancora un codice ditta o una posizione assicurativa territoriale Inail (Pat) sono state chiamate a fare denuncia d’iscrizione al registro. A questa sono state allegate tutte le informazioni utili per valutare i rischi dei riders impiegate, in base al quale calcolare il premio assicurativo. Le aziende già in possesso di codice ditta o Pat, invece, hanno solo comunicato la denuncia di variazione dell’attività. In questo modo l’Inail ha potuto provvedere a modificare il rischio inserendo anche i riders – in qualità di collaboratori aziendali – tra i soggetti tutelati.

Assicurazione Inail rider: gli obblighi delle aziende

Per la corretta stipula dell’assicurazione Inail rider, il committente (azienda) deve adempiere ad alcuni obblighi. Tra questi:

  • Indicare il mezzo impiegato dal rider nel lavoro di consegna a domicilio
  • Indicare la percentuale di attività svolta dal rider con tale mezzo. In quale misura si consegna la merce tramite velocipedi (biciclette), ciclomotori, auto, furgoni o senza mezzi di trasporto

Queste due informazioni servono a calcolare il tasso di rischio correlato all’attività professionale. In base a questo si calcola il premio assicurativo, che l’azienda è sempre tenuta a corrispondere in anticipo. Il premio assicurativo per i riders si quantifica moltiplicando il numero di giornate di lavoro stimate, ovvero con almeno una consegna effettuata nelle 24 ore, per la cifra del valore della retribuzione giornaliera convenzionale, fissata in 48,74 euro per l’anno 2019.

Assicurazione Inail rider: chi deve farla

L’assicurazione Inail rider si riferisce alle collaborazioni che rientrano nell’ambito del lavoro dipendente, ma è estesa anche a chi svolge lavoro autonomo occasionale. Qualunque impresa di consegna che usi la piattaforma (nella quale è fissato il compenso per la consegna) è tenuta agli adempimenti. Per infortuni o malattie valgono gli stessi adempimenti in vigore per i lavoratori dipendenti. I riders hanno diritto all’erogazione delle stesse prestazioni: indennità per inabilità temporanea, prime cure, prestazioni riabilitative, rendita o prestazioni in capitale per danno permanente.

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A cura di Marco Ferri

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