assicurazione bici

Assicurazione bici e ciclista: quando conviene farla?

Conviene davvero stipulare un’assicurazione bici? L’approvazione del bonus mobilità 2020 ha spinto molti italiani a porsi la domanda. Il prevedibile aumento della circolazione delle due ruote senza motore e dei monopattini, ha una traduzione elementare: maggiore rischio di incidenti. Sebbene in Italia non esista l’obbligo di assicurazione bicicletta, affidarsi a una polizza ad hoc può essere conveniente. Questa soluzione permette di risparmiare diversi soldi in caso di incidente. In assenza di copertura per Responsabilità Civile, infatti, a dover provvedere al risarcimento danni è direttamente il responsabile.

Ma intorno alle polizze che tutelino gli incidenti in bici regna ancora molta confusione. L’assicurazione Rc bicicletta diventa obbligatoria per alcune e-bike, ma non sempre i possessori di questi mezzi sono ne sono a conoscenza. Non a caso, come è stato possibile analizzare di recente, non mancano le richieste per truccare questi mezzi. Peraltro con buona disponibilità a farlo da parte dei rivenditori. Cerchiamo allora di capire quando si rende consigliato stipulare l’assicurazione Rc bicicletta e qual è il momento migliore per farlo.

Assicurazione bici o assicurazione ciclista?

Molto spesso è la stessa etichetta di assicurazione bici a generare confusione. Quando si parla di una copertura per gli incidenti provocati sarebbe più opportuno fare riferimento all’assicurazione ciclista, ossia che non contempli anche il furto. Diversamente la prima tassonomia si può riferire all’assicurazione furto bici, ovvero a quelle coperture che tutelino il proprietario del veicolo (anche) in caso di sottrazione indebita. Bisogna sempre ricordare che nessuna delle due è obbligatoria nell’ordinamento giuridico italiano. Tuttavia alcuni modelli di e-bike, in base alle loro caratteristiche tecniche, lo richiedono in quanto vengono equiparati ai veicoli a motore. Perdendo lo status di soli “velocipedi”, in base alla potenza e alla velocità raggiungibile, sono sottoposti a tutti gli obblighi gravanti su un motorino. Si tratta, oltre all’assicurazione, anche di immatricolazione, targa, luci e patente di guida.

Assicurazione ciclista: cos’è e come funziona

Torniamo allora al punto di partenza: perché può essere utile sottoscrivere un’assicurazione ciclista? In questo periodo storico, caratterizzato da una forte accelerazione verso la mobilità sostenibile, si va incontro a una svolta epocale. La crescente circolazione sulle strade italiane di biciclette e monopattini comporterà automaticamente il rischio di incidenti con questi veicoli. In ambito assicurativo la relazione è di tipo diretto: all’aumentare dei sinistri, aumenta il premio assicurativo. Ciò significa che un automobilista che si trova coinvolto in un incidente con questi veicoli, sarà chiamato a pagare di più a fine anno.

Si impone però una distinzione. Se l’automobilista (o motociclista), essendo in possesso di una regolare polizza RCA, non pagherà di tasca propria, il discorso cambia per i ciclisti. Far valere le proprie ragioni quando si è utenti deboli della strada, non è mai cosa semplice. In caso di sinistro in cui il ciclista sia ritenuto responsabile (con colpa paritaria, principale o esclusiva), in assenza di copertura assicurativa, sarà lui a sobbarcarsi ogni tipo di spesa. Da qui deriva la spinta delle associazioni di settore per rendere obbligatoria l’assicurazione ciclista (da non confondere, per adesso, con l’attuale assicurazione bici).

Renderla tale significa minimizzare le conseguenze di un eventuale sinistro che veda coinvolte queste categorie. È il caso, ad esempio, di un incidente ciclista-pedone, ma anche di quello in cui un ciclista o il proprietario del monopattino causino conseguenze ancora più gravi. O le subiscano, come raccontano le cronache quotidiane e le rilevazioni Istat, con gli oltre 200 decessi nell’ultimo anno rilevato a reclamare un innalzamento dell’asticella della sicurezza per l’intera categoria.

Assicurazioni bici: quando è obbligatoria

L’assicurazione bici non è mai obbligatoria, almeno fino al 2020, per tutti i modelli muscolari. L’assicurazione bici elettrica, invece, dipende dalla tipologia di e-bike. Le biciclette a pedalata assistita, conosciute anche come Pedelec, non la richiedono. Questi modelli raggiungono infatti una velocità massima di 25 km/h garantendo un’assistenza di pedalata equivalente a 500 watt. Mentre queste caratteristiche le rendono equiparabili ai comuni velocipedi, lo stesso non si può dire per le e-bike a funzionamento autonomo. Le Speed Pedelec, ovvero i modelli che possono toccare una velocità di punta di 45 km/h garantendo un’assistenza di pedalata fino a 1000 watt, sono soggette agli obblighi assicurativi.

I possessori di questi modelli sono tenuti a sottoscrivere, ai sensi dell’art.193 Codice della Strada, l’assicurazione responsabilità civile. Le Speed Pedelec sono considerate in tutto e per tutto dei ciclomotori. I proprietari devono dunque disporre di assicurazione, patentino, sistema di illuminazione e specchietto retrovisore.

Assicurazione bici furto: perché conviene

L’assicurazione obbligatoria già presente per le e-bike a funzionamento autonomo ha le stesse funzioni di quelle per auto e moto. La sua sottoscrizione tutela il contraente (o proprietario) dalle conseguenze di incidenti e furti. Le compagnie assicurative offrono diverse soluzioni per risparmiare, mentre un’alternativa può essere quella di stipulare una comunissima polizza casa. In questo caso l’eventuale furto avvenuto all’interno, e mai oltre, le mura domestiche sarebbe indennizzato dall’assicurazione.

Il consiglio è però quello di affidarsi a prodotti assicurativi ad hoc per ciclisti. Compagnie come Simplesurance ed Europ Assistance offrono a buon prezzo (in media un decimo del valore d’acquisto della bici) delle soluzioni intelligenti. Di solito è coperto il furto della bici in tutta Europa, ma a seconda delle esigenze si possono aggiungere delle garanzie accessorie. Le più utili sono il trasporto della bici in caso di guasto o incidente, l’assistenza medica e il rimborso delle spese sostenute a seguito di un sinistro. Prima di assicurare la bici è sempre indicato controllare tutte le condizioni contrattuali, la franchigia e le esclusioni. In alcuni casi, infatti, è possibile sottoscrivere l’assicurazione bici soltanto entro tre mesi dalla data d’acquisto del mezzo.

Assicurazione bici: quando farla per risparmiare

Proprio in considerazione di ciò, si ottiene la risposta all’ultimo quesito. Se il Bonus Bici fornisce l’occasione di acquistare un mezzo nuovo ottenendo di uno sconto massimo di 500 euro, va da sé che questo è il momento migliore per stipulare un’assicurazione bici. In attesa di capire se la disciplina diventerà obbligatoria anche per le Pedelec e le biciclette muscolari, soltanto ora si può pensare di risparmiare. L’aumento del traffico veicolare post lockdown, contestualmente a quello dei mezzi a due ruote, produrrà infatti una fisiologica crescita dei premi assicurativi. Con buona pace delle tasche dei ciclisti contraenti.

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A cura di Marco Ferri

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